Environment Park è un Parco Tecnologico che è attivo da oltre 20 anni nei settori dell’innovazione ambientale e della sostenibilità. Gli affari si sviluppano in due aree principali:
- Parco Tecnologico
- Servizio di Innovazione
Parco Tecnologico
Dalla fine del XIX secolo, il sito di Envipark ha ospitato grandi impianti industriali come fonderie e acciaierie. Negli anni ’90, la città di Torino ha lanciato un ambizioso programma di Rigenerazione Urbana.
In questo contesto è nato il progetto Environment Park: un nuovo sito costruito applicando tecnologie di costruzione ecologica e principi di architettura sostenibile.
Si estende su 30.000 metri quadrati con 10.000 metri quadrati di aree verdi e 16.000 metri quadrati di tetti verdi. 600 persone lavorano nel sito e 70 aziende sono ospitate nel parco.
Il parco include tetti e pareti verdi, edifici verdi, recupero delle acque piovane, sistemi di riscaldamento a soffitto e pavimento radiante, pareti fotovoltaiche, mini centrale idroelettrica, ricarica per veicoli elettrici e apicoltura sui tetti verdi.
Integrazione nel paesaggio
Environment Park è stato progettato per garantire l’integrazione del paesaggio naturale e degli edifici.
Gli aspetti più qualificanti delle strutture del Parco Tecnologico sono i tetti verdi, l’uso di elementi naturali viventi in diverse parti del complesso edificato e, soprattutto, l’ampio uso di tecnologie energetiche sperimentali.
Queste soluzioni permettono a Environment Park di integrarsi in un paesaggio unico in cui il fiume, il giardino e gli edifici del Parco Tecnologico creano un sistema di “architettura del paesaggio” ecologico e sostenibile.
È stata scelta la maggior quantità possibile di architettura verde per gli edifici di Environment Park, per trasformare gli edifici stessi in giardini.
In quest’ottica, il fronte costruito sul lato nord verso il fiume Dora ha un profilo che segue esattamente il profilo disegnato dalle rive del fiume, con edifici a forma orizzontale interamente coperti da tetti verdi.
Il fronte sud è costituito da edifici a più piani in cui i tetti verdi scendono verso la strada vicina con una leggera pendenza anch’essa coperta di erba e percorribile.
L’intera area edificata è integrata nella città come un parco pubblico, utilizzabile da coloro che visitano e lavorano in Environment Park.
Per i quartieri residenziali situati a sud, il parco tecnologico appare come un rilievo “ondulato”, attraversato da sentieri che conducono a diverse collinette affiancate, divise in due gruppi dalla profonda gola della “valle verde”.
A questo scopo, le altezze complessive degli edifici di Environment Park sono state limitate, soprattutto nella prossimità dell’area fluviale dove gli edifici per uffici si presentano come costruzioni basse, appiattite nel verde del parco, mentre per le sale laboratoriali, l’altezza della cresta è stata contenuta limitando l’inclinazione dei tetti in modo da garantire una passeggiata confortevole sulle verdi praterie che li ricoprono.
La “naturalizzazione” di Environment Park continua sulle facciate degli edifici: se il fronte sud è diventato un piano inclinato, il fronte nord, rivolto verso il fiume, è trattato come un contesto giardinato, in cui la Wisteria rampicante copre interamente le facciate, con una spettacolare fioritura primaverile.
L’ampio uso di soluzioni “verdi” orizzontali e verticali contribuisce non solo all’aspetto estetico ma anche al miglioramento della qualità dell’abitazione e della vita degli utenti, generando anche un buon isolamento termico estivo e invernale contribuendo a ridurre il consumo energetico.
I benefici ambientali sono significativi: miglioramento del microclima, filtraggio degli inquinanti atmosferici, polveri e acque piovane, abbattimento dell’inquinamento acustico urbano come superficie non riflettente.
Per i tetti verdi, al fine di garantire piena efficienza con bassa manutenzione, sono state utilizzate le migliori soluzioni innovative disponibili sul mercato al momento della sua costruzione.
La stratigrafia dei tetti verdi consiste in (dal basso verso l’alto):
- Strato barriera al vapore realizzato in film di polietilene a bassa densità;
- Strato di isolamento termico in pannelli di polistirene estruso;
- Barriera radice realizzata in fogli di plastica flessibile, rinforzati e resistenti ai raggi UV;
- Strato di Buffer realizzato in tessuto non tessuto;
- Protezione del perimetro con pannelli di materiale isolante spruzzati con cemento;
- Giunzioni delle pareti impermeabili protette con lamiera zincata rivestita in PVC.
- Materiale di drenaggio minerale composto da un mix di argille espanse e pietre vulcaniche;
- Substrato di crescita leggero e permeabile (zona radicale), con buona macro- e micro-porosità, basso contenuto di sostanza organica, con elevata capacità di scambio e ritenzione idrica (pH uniforme e compreso tra 6 e 7,5);
- Protezione contro i vortici del vento ottenuta posando strisce di ghiaia larghe 40 cm ai bordi dei tetti;
- Strato vegetale composto da erbe a bassa manutenzione (Festuca) e specie resistenti al calpestio (come Zoysie japonica), miscele di Sedum, specie perenni fiorite e arbusti a bassa manutenzione.
Il sistema include anche:
- Drenaggio dell’acqua con controllo dello scarico e pozzetti di sedimentazione per particelle fini, e sistema di pulizia con getto d’acqua pressurizzato;
- Rete di drenaggio con tubi di drenaggio PE, micro-fessurati, disposti in un modello a “spina di pesce”.
- Impianto di irrigazione a sprinkler per tetti verdi;
- Impianto di sub-irrigazione per le aree esterne piantumate con “Sedum”.
- Per l’irrigazione, utilizzo di acqua piovana recuperata raccolta nel parco.