L’Europa si appresta ad affrontare enormi sfide socio-ecologiche nei prossimi decenni, come ondate di calore estremo e inondazioni, con gravi conseguenze per la salute delle comunità e le infrastrutture urbane. Tuttavia, abbiamo a disposizione uno strumento efficace: le Soluzioni basate sulla Natura (NbS). Queste soluzioni sfruttano gli ecosistemi sani per attenuare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare la biodiversità. Nonostante i loro chiari benefici, le NbS sono assenti nel 65% delle politiche ambientali e di sostenibilità dell’UE.
L’Europa ha subito in modo maggiore l’aumento della temperatura rispetto ad altri continenti, e le città europee subiscono un aumento dello stress da calore e eventi meteorologici estremi, che impattano gravemente sulla salute della popolazione. Inoltre, l’85% degli habitat dell’UE e il 73% delle specie protette si trovano in condizioni critiche. La salute umana e quella ambientale sono interconnesse: non possiamo migliorare la vita nelle nostre città senza proteggere gli ecosistemi.
Le NbS possono fare molto per affrontare questi problemi. E non si tratta di interventi modesti, le zone umide create e ripristinate migliorano la qualità dell’acqua, gli habitat costieri possono ridurre i danni delle tempeste e le foreste urbane possono rimuovere fino a 40,7 tonnellate di CO2 equivalenti per ettaro nei primi 20 anni. Questi interventi non solo migliorano la resilienza delle città, riducendo l’inquinamento e creando opportunità di lavoro, ma possono anche costare meno delle infrastrutture tradizionali.
Alcune politiche chiave dell’UE, come la Legge sul Ripristino della Natura e la strategia “Dal produttore al consumatore”, riconoscono il valore delle NbS. Tuttavia, nonostante i chiari vantaggi, un recente rapporto politico ha evidenziato che le NbS sono sottoutilizzate e sottofinanziate. La mancanza di cooperazione tra i vari livelli politici porta a lacune nell’implementazione, rendendo difficile l’integrazione delle NbS nei piani nazionali degli Stati membri.
È necessario che le NbS vengano adottate a livello locale in tutta l’UE. La lenta adozione evidenziata nel rapporto NetworkNature rivela problemi più profondi, come la mancanza di coerenza tra le politiche dei vari settori, come clima, agricoltura e biodiversità, e un finanziamento insufficiente. Inoltre, molti obiettivi legati alle NbS non sono vincolanti. Senza un chiaro quadro giuridico, fondi dedicati e coinvolgimento del settore privato, città e autorità locali non hanno le risorse necessarie per implementare efficacemente infrastrutture verdi.
È fondamentale che la prossima Commissione europea adotti misure concrete e finanziate per colmare queste lacune.
Il tempo non è dalla nostra parte. L’UE e i suoi Stati membri devono integrare le NbS non solo nelle politiche urbane, ma anche in agricoltura, acqua, clima e finanza. La Commissione 2024-2029 dovrà stabilire un’agenda ambiziosa per la diffusione delle NbS.
Leggi l’articolo completo di Laure-Lou Tremblay, analista politica presso l’Istituto per le Politiche Ambientali Europee (IEEP) e Kassia Rudd, esperta di comunicazione presso ICLEI Europe, su EURACTIVE.