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La crisi climatica continua ad intensificarsi anno dopo anno, con conseguenze sempre più devastanti anche nella nostra regione, che nel 2023 è stata classificata in 3 posizioni nazionali per numero di eventi estremi (44)
Tra le più significative, le alluvioni della Piana Metropolitana del 2 e 3 novembre, che hanno colpito in particolare le province di Firenze, Prato e Pistoia, provocando inondazioni di corsi d’acqua e alluvioni diffuse, danni calcolati per 2,7 miliardi di euro e 8 vittime.
Anche il consumo di suolo, che è ancora in aumento, nonostante gli obiettivi europei di zero utilizzo del suolo entro il 2050, contribuisce a questi effetti.
In un paese come l’Italia, dove il 93,9% dei comuni ha un’area ad alto rischio a causa di frane e alluvioni, è quindi essenziale, al tempo stesso, lavorare per ridurre le emissioni di gas serra e gestire il territorio secondo un nuovo paradigma, attento anche all’alterazione dei cicli idrici che si sta verificando a livello locale e che ha un effetto sul clima. Legambiente sulla base del suddetto quadro ha deciso di dedicare a questi temi il terzo Forum dell’Acqua in Toscana per evidenziare, insieme ai suoi interlocutori, le questioni critiche e a presentare proposte alla luce della recente approvazione del piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
